Convegno 30mo anniversario dalla firma della Carta ONU dei diritti del fanciullo

Dal 19 Novembre 2019 08:00 fino a quando 19 Novembre 2019 18:00
Postato da Rudy Novena
+41 91 814 71 51

A che punto è il dibattito sull’applicazione della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo? Come promuovere una cultura educativa fondata sul buon trattamento, nel rispetto dei diritti del bambino e del suo interesse superiore? Come favorire la partecipazione e l’autodeterminazione dei giovani? Come tradurre i diritti fondamentali di bambini e ragazzi in buone pratiche?
Alla vigilia della Giornata mondiale per i diritti del fanciullo, il convegno si inserisce nella campagna cantonale del 30° anniversario della Convenzione ONU e vuole offrire un’importante occasione di formazione e di condivisione.
L’evento si colloca inoltre all’interno del progetto di aggiornamento delle politiche giovanili sostenuto dalla Confederazione (Contributo articolo 26 LPAG) e promosso dal Dipartimento della sanità e della socialità, attraverso l’Ufficio del sostegno a enti e attività per le famiglie e i giovani.
Il convegno è realizzato, in collaborazione con SUPSI-DEASS, dalla Piattaforma delle politiche giovanili, che riunisce numerosi enti attivi nel settore quali la Commissione cantonale per la gioventù, Giovanimazione, i Centri giovani, Pro Juventute, Associazione ticinese delle politiche giovanili, CEMEA, ATAN, ATGABBES, il Forum degli operatori di prossimità della Svizzera italiana, diversi servizi sociali comunali, alcune fondazioni nell’ambito della protezione dei minorenni (Amilcare, Torriani, Vanoni, Croce Rossa Svizzera) e dell’animazione (IdéeSport), il Consiglio cantonale dei giovani. All’organizzazione di questo convegno si sono aggiunti con grande disponibilità anche il Gruppo 20 novembre per i diritti del bambino, l’ASPI, il Forum genitorialità, la Commissione svizzera per l’UNESCO, la Piattaforma TIPÌ e alcuni enti attivi nell’ambito della tutela dei diritti dell’uomo come la Fondazione Diritti Umani.
Obiettivi
Fornire spunti di riflessione e strumenti di lavoro per un aggiornamento professionale degli operatori del territorio attivi nei campi dell’educazione e delle politiche familiari e giovanili. Sensibilizzare autorità e istanze civili ad investire nei giovani come soggetti attori del mondo in cui viviamo.
Destinatari
Animatori, educatori, pedagogisti, psicologi, assistenti sociali, operatori e amministratori comunali, politici, studenti e professionisti dei settori della protezione, della prevenzione, dell’integrazione e del lavoro di comunità, docenti, formatori e eventuali interessati.